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Prosecco Conegliano Valdobbiadene: metodo, caratteristiche, etichette
Stile e cultura del vino

Prosecco Conegliano Valdobbiadene: metodo, caratteristiche, etichette

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Approfondimento sui principali produttori ed etichette di prosecco veneto.

Indice:

Il Prosecco veneto è ottenuto utilizzando uva Glera (vitigno a bacca bianca) per almeno l’85% delle uve complessive. È prodotto nel territorio di cinque province del Veneto (Treviso- Belluno-Verona-Padova-Vicenza) e nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia (Pordenone – Udine – Gorizia – Trieste).

Circa l’80% del Prosecco è prodotto in Veneto e circa il 20% in Friuli.

All’interno di questa vasta area (che ha ottenuto la denominazione Doc) la provincia di Treviso e in particolare la zona di Conegliano-Valdobbiadene è nettamente la più vocata alla produzione di Prosecco in Veneto.

Per questo motivo è stata istituita la Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. La Docg è assegnata anche ai Colli Asolani (Asolo Prosecco Docg) sempre in provincia di Treviso. Esiste anche il Consorzio Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene.

Prosecco Conegliano- Valdobbiadene DOCG

Il Valdobbiadene viene prodotto nel territorio di 15 comuni delle colline comprese fra Conegliano e Valdobbiadene nelle tipologie “Spumante” (min. 11% vol.) e “Frizzante” (min. 9% vol.).

Solo la tipologia “Spumante” (la più importante e diffusa) assume anche la denominazione di “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.

Il Prosecco prodotto dai vigneti della collina di Cartizze, solo 107 ettari nel comune di Valdobbiadene, assume la denominazione “Valdobbiadene Superiore di Cartizze” che è la più apprezzata e prestigiosa, viene spumantizzata nella versione Dry (cioè quella meno secca da abbinare ai dessert).

L’indicazione “Rive” in etichetta è permessa dal Disciplinare quando il Prosecco è ottenuto unicamente da un singolo vigneto di una specifica sottozona (secondo il concetto francese di cru). “Rive” in dialetto locale significa pendii e ne sono individuate 43.

La tipologia “Spumante” è prodotta in tre versioni: Brut, Extra Dry (la più diffusa) e Dry a seconda del residuo zuccherino presente in quantità crescente dal Brut (5-12 g./ l.) al Dry (17 – 32 g./ l.).

Negli ultimi anni, come per altre bollicine della Franciacorta e del Trentino, stanno avendo successo anche versioni più secche del Brut cioè l’Extra Brut e il Dosaggio Zero (anche Millesimati). 

Il metodo di spumantizzazione del Prosecco è il Martinotti – Charmat

La presa di spuma avviene in contenitori di acciaio a tenuta stagna (autoclave) dove il vino viene introdotto assieme a zucchero di canna e lieviti dopo avere svolto per 15-20 giorni la fermentazione alcolica.

La rifermentazione in autoclave dura almeno 30 giorni e il successivo affinamento in bottiglia 30 – 40 giorni (ciascuna annata di Prosecco viene commercializzata a partire da fine aprile / primi di maggio).

Gli appezzamenti di terreno nella zona di Valdobbiadene sono molto piccoli (spesso non raggiungono neppure un ettaro di superficie) per cui è pratica comune che le cantine maggiori raccolgono le uve di viticoltori conferenti.

Non esiste una relazione precisa fra ettari coltivati e bottiglie prodotte, questo spiega anche il numero elevato di etichette di Cartizze in relazione alla scarsa estensione del territorio.

Vigneti molto pregiati sono quelli delle frazioni di Saccol, Santo Stefano e San Pietro di Barbozza che circondano a nord-ovest i 106 ettari di Cartizze.

Principali produttori del prosecco veneto

Secondo gli esperti i produttori più qualificati (non industriali) sono considerati:

  • Silvano Follador in Santo Stefano di Valdobbiadene.
  • Frozza in Colbertaldo di Vidor.

Altri ottimi piccoli produttori sono:

  • Miotto Valter in Colbertaldo di Vidor.
  • Agostinetto Bruno in Saccol di Valdobbiadene. 
  • Bortolin Angelo in Valdobbiadene.
  • Vettori Arturo in San Pietro di Feletto.

Medie e grandi aziende vinicole del Veneto che hanno ottenuto premi e riconoscimenti:

  • Bortolomiol  in Valdobbiadene. Nel 1960 Giuliano Bortolomiol, figura di primaria importanza nel mondo del Prosecco, realizzò la prima bottiglia della versione Brut. È famosa la sua etichetta “Bandarossa”.
  • Bisol in Santo Stefano di Valdobbiadene. Nel 2014 la famiglia Lunelli (Spumanti Ferrari) ha acquisito il 50% dell’azienda Bisol.
  • Foss Marai in Valdobbiadene  
  • Ruggeri  in Valdobbiadene
  • Andreola in località Col San Martino – Farra di Soligo
  • Adami  in Vidor
  • Le Colture  in Santo Stefano di Valdobbiadene
  • Col Vetoraz in Valdobbiadene
  • Col del Sas in Colbertaldo di Vidor
  • Val d’Oca in Valdobbiadene. Si tratta della Cantina Cooperativa Produttori di Valdobbiadene fondata nel 1952 con 600 soci. 

Il prosecco riferimento in bottiglia (“sur lie” o “colfondo”)

Si tratta del metodo tradizionale di produzione del Prosecco, utilizzato da sempre dai contadini trevigiani, che prevede l’imbottigliamento con la luna di Pasqua e la rifermentazione in bottiglia sui lieviti naturali del vino senza aggiunta di zucchero e altri additivi.

Il vino non viene filtrato prima dell’imbottigliamento, quindi si ottiene un prodotto leggermente torbido e con il fondo a residuo zuccherino zero, ma sicuramente più naturale e dal gusto più morbido, rotondo e fruttato rispetto a quello “industriale” prodotto in autoclave con il metodo Charmat. Questo tipo di Prosecco viene commercializzato a 9 mesi dalla vendemmia (generalmente in luglio).

Il gusto e la limpidezza del Prosecco sur lie cambia quando la bottiglia è agitata prima dell’apertura.

Questo metodo tradizionale non è più utilizzato dalle cantine per le richieste del mercato di un prodotto assolutamente limpido.

Da qualche anno molti piccoli produttori hanno riproposto il rifermentato in bottiglia, ma anche alcune aziende medio-grandi tendono a produrre un’etichetta di questa tipologia.

Produttori più quotati del rifermentato in bottiglia:

  • Casa Coste Piane in Valdobbiadene. È un’azienda artigianale considerata il miglior produttore di Prosecco rifermentato in bottiglia.
  • Cà dei Zago in Valdobbiadene – si segnala l’etichetta “Colfondo”.
  • Costadilà in località Costa di Là – Tarzo. Ha tre etichette di Prosecco Colfondo – produzione senza aggiunta di solforosa
  • Malibran in Susegana
  • Az. Casa Belfi in San Polo di Piave – fuori dalla zona tipica Conegliano – Valdobbiadene etichetta Prosecco Colfondo.
  • Az. Gatti in Ponte di Piave (fuori dalla zona tipica Conegliano – Valdobbiadene) etichetta “Bolle Bandite”.
  • Az. Bele Casel in Caerano di San Marco (zona dei Colli Asolani). Si segnala l’etichetta Asolo Docg “Colfondo”, senza aggiunta di solfiti.

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Creato il 14/03/2022, aggiornato il 01/08/2022. © Riproduzione riservata.